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Il Social listen: perché è importante

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Monitorare l’utente comprendendo il sentiment su un tema, prodotto e brand.

Cosa implica essere presente sui social?
Essere online con il nostro marchio, significa non solo navigare all’interno di un ambiente vastissimo ma comunicare con la community, ed è per questo che bisogna trasmettere valori ed identità del brand.
Le persone passano sempre più tempo sui social.
Lo spazio digitale diventa una vera e propria
arena dove la maggior parte delle conversazioni è dedicata proprio al brand, ai suoi prodotti, ai servizi e agli enti pubblici. Ed essendo uno spazio dotato di memoria, i commenti, sono monitorabili.
È proprio da questo che nasce il social listening: ossia, la prassi che ti permette di monitorare l’ascolto del WOM sul digitale e quindi di comprendere il sentiment degli utenti su un tema, un prodotto, un brand.
La sentiment analysis è fondamentale per raggiungere questo obiettivo, e il social listening è il primo goal da dover raggiungere durante tutto il customer journey per capire il posizionamento nella mente del consumatore.

Social media monitoring

I brand, attraverso i KPI, riescono a monitorare le performance di tutti i test fatti sui social e di tutte le iniziative, anche dando un’occhiata ai competitor.
Il social listen, d’altro canto, si può fare anche attraverso vari metodi di analisi:

  • plus interni alle piattaforme: Fb Insights, Twitter Analytics, Google Plus, ecc.;
  • plus esterni alle piattaforme: Blogmeter, ad esempio che aiuta a monitorare il sentiment dei dibattiti nella vostra arena ed individuare anche l’attività dei competitor.

Dai social, possiamo ottenere quattro criteri:

  • volumi: qui rientrano il numero dei follower, degli utenti attivi, il numero delle interazioni, dei post, ecc. È una metrica molto semplice da ottenere;
  • identity: si prendono in considerazione i commenti più positivi sul brand ed i commenti più negativi.
    S’individuano quindi i detrattori e gli ambassador dei brand in questione;
  • sentiment analysis: si fa un’analisi qualitativa in rete della reputazione del proprio brand che può essere: positiva, neutrale o negativa;
  • strategie: si fa un’analisi quali-quantitativa delle tue strategie di comunicazione, unite al posizionamento dei competitor. Quindi si analizzerà volumi e PED.

Grazie ai social e al social listening si può capire in che direzione si sta muovendo il brand e qual è il proprio punto di forza. Inoltre, le conversazioni su questa arena pubblica, consentono di poter agire secondo le logiche del real time marketing, finalizzato all’awareness e all’engagement della community. Infine, serve per evitare che si attivino conversazioni troppo accese, che possano far intervenire gli hater del caso.
Il web è un mondo complesso, il consumatore infatti non è più un semplice spettatore passivo di contenuti, ma è in primis il fruitore ed il creatore.
Si farà quindi, con il social listening, un’analisi approfondita delle piattaforme più importanti da monitorare come social media, sito, blog, ecc. attraverso una keyword research che consentirà dei risultati più veloci.

Monitorare le emozioni della gente è un’attività molto complessa ma ogni azienda che si rispetti, deve farla per dare un’esperienza di valore agli utenti.

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