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Content marketing: cos’è e come realizzarlo

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Creare contenuti originali e interessanti per generare conversioni.

Cos’è il content marketing?
È un modo che ti permette di creare e diffondere contenuti ritenuti interessanti con il fine di generare delle conversazioni a riguardo.
Inoltre, viene inteso come una forma di brand publishing, che consente di creare dei collegamenti molto profondi tra i clienti ed il brand. Ma in che modo? I brand inserendo il content marketing nella loro strategia presentano ai clienti contenuti molto originali ed interessanti.
I consumatori, rispetto al passato, non trovano più convincenti le pubblicità ed hanno attuato delle forme di tutela da essa a causa di un pressing sempre più forte da parte del marketing che ha l’obiettivo di comunicare la value proposition del brand.
In passato, infatti, i clienti prestavano molta attenzione ai contenuti trasmessi dai media generalisti, semplicemente perché non sapevano cosa scegliere. Con l’avvento dei social media, invece, sono gli utenti in primis a produrre un contenuto, rendendo il tutto più credibile e più interessante di quelli proposti dai media tradizionali.
Con i social, i brand ed i clienti possono avere finalmente una relazione uno-a-uno, cosa che prima era un miraggio – prima si ragionava con la logica uno-a-molti!
La pubblicità tradizionale, infatti, non è stata sostituita ma affiancata dal content digital marketing. Fondamentale è però, che i brand, in primis, non propongano sui social le stesse informazioni presenti nella pubblicità. Questo perché le pubblicità devono contenere le informazioni che i brand vogliono trasmettere ai clienti ed il contenuto servono ai clienti per raggiungere i propri obiettivi. 

Content marketing what is? Is the king

Chi crea contenuti ha una grande responsabilità. In primis di crearli ed in secundis di creare una strategia omnichannel.
Prima di partire con la strategia di diffusione, però bisogna fare degli studi ex ante, che secondo il padre del marketing – Kotler– prevedono varie fasi:

Definire gli obiettivi

Stabilire gli obiettivi è il primo passo da fare prima di partire con la strategia.
Dividiamo gli obiettivi in due macroaree:

  • vendita: cross-selling, lead generation, upselling, ecc;
  • brand: awareness, loyalty, advocacy.

Audience

A quale target ci rivolgiamo?  Bisognerà descrivere il nostro audience in maniera specifica per poter creare uno storytelling coerente con il brand ed i suoi obiettivi. Andando oltre la mera segmentazione geografica e demografica, il fattore che dev’essere preso maggiormente in considerazione è quello comportamentale.
Bisogna quindi procedere per profilazione: eliminando le ansie e realizzando i desideri dei clienti.

Contenuti

Il content marketing è il contenuto. Bisogna prendere in considerazione uno storytelling coerente con i valori del marchio.
Ma come trovare il giusto tema?
Con: 

  • la creazione di contenuti che rispecchino gli interessi dei consumatori;
  • storie che riflettano la brand value.

Inoltre, come possono essere presentati i contenuti? Attraverso il copywriting, materiale visivo, case study, newsletter.
I marketer dovranno agire come editori e strateghi di sè stessi in un arco temporale lungo, non breve, perché elemento fondamentale è la coerenza.  Una volta creati, è importante come comunicarli e dove distribuirli.
Possiamo distinguere i media in tre categorie:

  • media di proprietà: sono tutte le pubblicazioni aziendali, il blog, i siti, le newsletter, gli account social del brand;
  • media a pagamento: il brand, qui, paga per distribuire contenuti. Comprendono radio, tv, affissioni, stampa o i banner, inserzioni sui social. Hanno lo scopo di raggiungere nuovi clienti;
  • earned media: visibilità tramite il passaparola e l’advocacy. Questa, si ha quando i contenuti hanno una qualità molto elevata e diventano virali tramite i social e la community.

Influencer

Se i contenuti arrivano agli influencer più importanti per una community hanno un’elevata possibilità che diventino virali. Queste figure, sono persone molto stimate ed ammirate dai follower e dal pubblico. Entra anche in gioco la regola della reciprocità tra brand e influencer. Un baratto di visualizzazioni – introiti.
Fondamentale è anche essere particolarmente attivi come marketer nelle conversazioni generate dalle viralità dei contenuti creati, non partecipando a tutte ma a quelle ritenute più interessanti.

Valutare il successo

Nella fase ex-post, quindi in quella del monitoraggio dei risultati. Si comprende se: dal punto di vista della strategia di content marketing abbia raggiunto i risultati attesi o meno; dal punto di vista tattico, invece, si valutano le metriche e quindi le prestazioni dei contenuti durante l’intero customer journey attraverso gli strumenti di analisi.
Strumenti di analisi per la visibilità come:

  • impression: quante volte il contenuto viene visto;
  • visitatori unici: quante persone lo vedono;
  • recall: la percentuale di clienti che ricorda il brand.

Per l’attrattività:

  • pagine: viste per visitatore;
  • bounce rate: frequenza di rimbalzo;
  • durata visita: tempo passato sul sito.

Per l’azione: 

  • Il click through rate: rapporto tra n clic ed n impression;
  • conversione call to action: % di pubblico disposto ad agire (acquistare, iscriversi, ecc.)

Ed ora che hai scoperto cos’è il content marketing, fatti travolgere dalla curiosità e leggi il nostro Glossario sull’ecommerce, per imparare più nozioni possibili!

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