Glossario e-commerce

A

  • ANCHOR TEXT

    È una parola o un’insieme di parole che rimandano, attraverso una porzione di testo più visibile rispetto alle altre, al collegamento verso un’altra pagina interna al sito o verso un altro sito. La parte di testo viene resa “visibile”, grazie alla presenza di un link e serve per fornire gli utenti di ulteriori informazioni su un argomento che vogliono approfondire. Il testo di ancoraggio, aiuta a dare un’interpretazione migliore del link collegato. In ottica SEO, l’anchor text è finalizzato al miglioramento dell’ottimizzazione delle pagine e quindi del ranking su Google. Ed è proprio con questo link che Big G riesce a valutare il contesto della pagina collegata. L’anchor text viene anche utilizzato per il link building. Perché? Perché come c’è scritto sopra, Google ha un’attenzione particolare quando deve valutare il ranking, per queste parti di testo. Inoltre, bisogna usare anchor text quanto più naturali per evitare rischi di penalizzazione. That's all folks!

B

  • BAD NEIGHBORHOOD

    Alcuni siti sono considerati “bad neighborhood” (cattivo vicinato). Ma quali? Tutti quei siti di scarsa qualità o che usano tecniche di posizionamento viste non di buon occhio dai motori di ricerca perché, ad esempio, hanno violato alcune linee guida. Questi, solitamente appaiono o molto in basso nelle pagine dei risultati di ricerca o non appaiono per nulla. Un esempio? I siti di casinò o di gioco d’azzardo. Per valutare un sito web i motori di ricerca guardano molto spesso lo stato dei siti che sono collegati a questi cattivissimi vicini! That's All folks!

  • BOUNCE RATE

    Google afferma che: “la frequenza di rimbalzo è la percentuale di sessioni di una sola pagina”. Nel senso che una persona ha lasciato il tuo sito senza aver interagito con il tuo. Il rimbalzo sarebbe la percentuale di persone che abbandonano un sito senza visitare pagine diverse dalla prima ed inoltre può indicare che molto probabilmente, saranno ritornati sulla SERP per scrivere in maniera più precisa la loro richiesta di informazioni. Il Bounce Rate lo si può capire accedendo a Google Analytics nella sezione Comportamento, Acquisizione e Pubblico. Se il valore della Frequenza di Rimbalzo è alto indica che bisogna modificare qualcosa all’interno del sito: contenuti poco interessanti, bassa qualità delle foto, disorganizzazione. Il nostro utente se non è soddisfatto diventa il motivo per cui migliorarsi. That’s all Folks!

C

  • CLICK FRAUD

    Inserzionista: vuole aumentare il suo profitto dai banner; Aziende: vogliono creare un danno ad un concorrente; Come? Cliccando su un link pay per click. È considerata una pratica illegale di manipolazione a tutti gli effetti. Questo comporta che le aziende sborsino dei soldi per dei clienti che non sono realmente intenzionati ad acquistare da loro. That’s all folks!

  • CRAWLER

    Il Crawler è anche conosciuto come spider o bot e viene usato dai motori di ricerca per raccogliere tutte le informazioni utili per poter indicizzare, periodicamente ed in maniera automatica, la pagina web o per convalidare i codici HTML, o per verificare tutti i collegamenti ipertestuali su ogni pagina. Solitamente, acquisisce una copia del testo di tutti i documenti che visitano e la inseriscono all’interno di un indice: un enorme database chiamato index. Ogni sito dispone di un diverso crawl budget. Google, Bing o altri motori di ricerca forniscono al crawler una lista di vari link da analizzare. Successivamente, il crawler, inizia la scansione ed individua tutte le parti testuali presenti all’interno delle pagine e li aggiunge agli URL da analizzare.  Google ed altri motori di ricerca, infine, posizionano le pagine della SERP.  That’s all Folks!

D

  • Densità (Keyword)

    Nel 2011 il termine "Keyword Density" era fortemente in voga. Fino a qualche tempo fa era una degli aspetti dell'ottimizzazione testuale considerati maggiormente nel mondo SEO. Consisteva nel calcolare il rapporto dell'utilizzo della keyword rispetto al numero di parole presenti nel testo. Inoltre, veniva calcolata in termini di percentuale e tutti gli esperti del settore dibattevano su quale fosse la percentuale migliore. Con le modifiche derivate dagli algoritmi, è una pratica non più perseguita anche per evitare di essere penalizzati nel keyword stuffing che è l'utilizzo eccessivo di una keyword nel testo. Ottimizzare la keyword density è una pratica ormai in disuso, o almeno si spera. Attualmente è fondamentale creare un fil rouge semantico con tutti i significati delle keyword. Questo perché i nuovi algoritmi puntano a fornire un contenuto orientato a fornire un risultato di ricerca di qualità all'utente soddisfacendo il search intent. That’s all Folks!

E

  • Espansione della query

    È il punto di incontro tra la SEO ed il webcopywriting. Prendendo in considerazione i motori di ricerca, l’espansione della query significa che vi sarà una valutazione di un input di un utente ed ingrandendo la query di ricerca si potranno trovare sinonimi, parole correlate, la forma corretta di scrittura, ed errori ipotetici di spelling. È indispensabile capire cosa vuole l’utente ed avvicinarsi il più possibile alla risposta.  That’s all Folks!

  • EXACT MATCH DOMAIN

    Rappresentano i domini che utilizzano una parola chiave rappresentativa al posto del nome di una marca. Per esempio: www.ricettetarantine.it è un Exact Match Domain. Nel corso degli ultimi anni attraverso gli aggiornamenti dell'algoritmo Google ha sempre cercato di dare meno rilevanza in EMD in termini di posizionamento SEO. That’s all Folks!

F

  • Fattori on page

    Sono i fattori da prendere in considerazione quando si crea un sito e quando si scrivono nuovi contenuti per questo. In poche parole, quindi, attraverso di essi classifichiamo la nostra pagina/il nostro sito nella SERP.  La SEO on page serve per migliorare la posizione del sito nelle classifiche di ricerca. Ma vediamo quali sono i fattori:

    • velocità di risposta del sito;
    • Tag, meta tag, Titoli (H1);
    • URL SEO Friendly;
    • Alt text per immagini - testo alternativo;
    • Mobile optimization;
    • collegamenti interni;
    • pulsanti social media.
    That’s all Folks!

G

  • Google Search Console

    È una piattaforma fornita da Google che consente di controllare lo stato di indicizzazione di un sito web. Tramite Google Search Console puoi inoltre rilevare prontamente la presenza di problemi e:

    • Verificare se il tuo sito e le pagine che lo compongono si sono indicizzate;
    • Richiedere l’indicizzazione del tuo sito e delle pagine che lo compongono;
    • Ottenere dati sul traffico sul tuo sito proveniente da Google;
    • Ricevere notifiche nel caso in cui Google rilevi problemi o anomalie;
    • Visualizzare i siti che rimandano al tuo tramite link;
    • Migliorare le performance del tuo sito per altri dispositivi.
    That’s all folks!  

H

  • Heatmap

    Per heatmap si fa riferimento alle mappe di calore che mostrano come gli utenti visualizzano e interagiscono sul tuo sito.  È possibile ottenere mappe di calore mediante tool appositi (molti dei quali a pagamento), con le quali analizzare l’esperienza degli utenti e i loro comportamenti sull’e-commerce. Questo consente di eseguire un’analisi qualitativa del funzionamento e dell’efficienza di ogni pagina, basandosi sull’osservazione del comportamento utente.  Tramite l’analisi della mappa di calore, capirai se modificare la struttura del tuo sito per sfruttare al massimo le sezioni con il tasso di interazione più alto per incrementare le conversioni. That’s all folks!

  • Hero Section

    Si tratta della sezione in sovrimpressione che possiedono gran parte dei siti web. È anche chiamata Hero Shot. All’interno della Hero Section, troverai:

    • Il Nome del sito, o una frase altamente esplicativa sullo scopo del sito.
    • Il payoff del sito (una frase che spiega in modo breve e accattivante lo scopo del sito stesso), o una frase che comunque faccia comprendere all’utente cosa troverà accedendo alle altre pagine del sito web.
    • Una call-to-action, una piccolissima frase (spesso anche una sola parola) che invita l’utente ad eseguire un’azione specifica.

I

  • Intento di Ricerca

    Per Intent di ricerca si fa riferimento al tipo di risultato che l’utente si aspetta di ottenere in base al tipo di ricerca che esegue. Sono convenzionalmente 3 le tipologie di Search Intent individuati su i motori di ricerca:

    • Intento Navigazionale: Quando le persone ricercano un sito web utilizzando un motore di ricerca. Ad esempio: se cerchi E-Commerce Growth su Google, la tua ricerca ha un Intento Navigazionale.
    • Intento Informazionale (o Informativo): Quando le persone eseguono una ricerca con lo scopo di acquisire informazioni. Ad esempio: se ricerchi informazioni su metodi per addormentarti, stai compiendo una ricerca con un intento informazionale.
    • Intento Transazionale: Quando le persone effettuano una ricerca per compiere un’azione. Le ricerche che presentano questo intento sono quelle su cui più si investe in attività promozionali, perché generalmente eseguite da persone che si trovano in un momento dell’esperienza d’acquisto più vicino allo stesso. Ad esempio: ricerchi l'ultimo modello dello smartphone che vuoi acquistare digitando il nome per esteso.
    That's all folks!

J

  • JSON

    JSON, acronimo di  JavaScript Object Notation, è un formato dati utile per la loro strutturazione. Tramite JSON è possibile aggregare dati per creare informazioni complesse. Per creare un oggetto JSON è sufficiente:

    • inserire una coppia di parentesi graffe, che serviranno a contenere l’oggetto intero;
    • inserire all’interno delle parentesi graffe una sequenza di proprietà. Il nome ed il suo valore devono essere separati dal simbolo “:”.
    • Le proprietà contenute in ogni oggetto devono essere separate dalle virgole
    Le regole di sintassi per scrivere in JSON sono poche, ma fondamentali affinché tutto funzioni correttamente. Per imparare a scrivere in JSON correttamente, è possibile utilizzare un parser online, un programma che si occupa di analizzare i dati che inserirai, assicurandosi che siano corretti.  That’s all folks!

K

  • KPI

    KPI, acronimo di Key Performance Indicator, viene utilizzato per fare riferimento a degli indicatori che devono essere tradotti in una metrica che disponga delle seguenti proprietà:

    • Quantificabilità: Ogni kpi deve poter essere indicato con una cifra.
    • Misurabilità: Ogni kpi deve poter essere analizzato in base alla temporalità.
    • Specificità: Ogni kpi deve misurare un aspetto chiaro, definito, specifico.
    Realizzare una strategia che mira ad analizzare e migliorare alcuni KPI vuol dire porsi degli obiettivi specifici, misurabili ed analizzabili in uno specifico arco di tempo. That’s all folks!

L

  • Lead

    È una persona che ha dimostrato interesse per:

    • l’azienda
    • il prodotto/servizio presentati dall’azienda
    • entrambi
    Si differenzia da un potenziale cliente perché ha fornito spontaneamente un suo dato sensibile (come l’indirizzo email, il numero di telefono o il suo profilo social). Tramite la segmentazione dei lead è possibile strutturare una strategia di marketing profilata e a lungo termine.  That’s all folks!

M

  • MVA

    È l’acronimo di Minimum Viable Audience. Questo concetto è molto utile per validare se il pubblico a cui hai deciso di rivolgerti per presentare il tuo catalogo di prodotti, rappresenta, concretamente, il bacino d’utenza propenso ad acquistare i prodotti che hai deciso di presentare. Validare le proprie ipotesi in merito al target a cui rivolgersi è fondamentale per:

    • ottimizzare il budget di marketing, migliorando il CRO;
    • validare le proprie ipotesi, rivolgendosi unicamente a persone concretamente interessate a ciò che offri.
    That’s all folks!

N

  • Not Set

    È il nome di un segnaposto usato da Analytics quando non possiede informazioni per la dimensione selezionata. Il motivo per cui questo valore può apparire varia in base al report selezionato.

    • Report pubblicitario: se “Not set” appare nel report Google Ads, significa che il sito o l’app che stai tracciando, non è correttamente collegata alla visualizzazione report.
    • Report di comportamento: se il valore “Not set” appare per le landing page, è generalmente dovuto all’esclusione di hit su pagina o visualizzazione schermo.
    • Report di pubblico: se nella sezione di Analytics dedicata all’analisi del pubblico dovesse comparire il valore “Not set”, gran parte delle problematiche che possono causare il mancato tracciamento di questa sezione sono riconducibili alla risoluzione dello schermo. 
    Nella guida di Google sono disponibili una serie di soluzioni per risolvere questo problema. Ricorda di non sottovalutare errori di tracciamento all’interno del tuo sito, per poter realizzare strategie di digital marketing di cui puoi minuziosamente analizzare i risultati e sapere quello che accade sul tuo sito. That’s all folks!

O

  • Open Source

    Termine con cui si indica un software rilasciato con una licenza per il quale il titolare del copyright concede agli utenti il diritto di:

    • Usare
    • Modificare
    • Distribuire
    il software in qualsiasi modo e per qualsiasi scopo. Un esempio di Sistema Operativo Open Source è Ubuntu. Un esempio di CMS Open Source è Wordpress. That’s all folks!

P

  • Prototype

    È un’enorme libreria JavaScript. Grazie a Prototype è possibile:

    • Ampliare enormemente le funzionalità e implementazioni client-side; 
    • Aggiungere funzioni inseribili nel proprio codice;
    • Manipolare il DOM.
    In questa libreria sono contenuti gli strumenti necessari per agevolare lo sviluppo di applicazioni web dinamiche.

Q

  • Query

    È l’interrogazione che un utente fa per ricavare informazioni da una base di dati. Questo termine è molto utilizzato facendo riferimento ai motori di ricerca (come Google). In questo caso specifico, per query si fa riferimento alle domande formulate dagli utenti per ottenere, come risposta, dei risultati inerenti alla loro ricerca. That’s all folks!

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