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Come costruire una landing page e ottenere conversioni: tutti i consigli

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Vediamo cosa significa landing page e il suo ruolo quando si tratta di fare conversioni

Che cos’è una landing page: la definizione

Landing page significa proprio, così come tradotta, pagina di atterraggio. L’utente ci arriva, solitamente, dopo aver cliccato su un banner, una stringa di testo o un bottone, all’interno dei quali sono contenuti dei link, che ci indirizzano, per l’appunto, alla landing.
Lo scopo principale di questa pagina è apportare conversioni al sito web, ovvero, tramutare possibili visitatori del sito in acquirenti, e quindi, trasformare il traffico in ordini.
Questa può essere o una pagina creata appositamente per l’atterraggio dell’utente, perchè, magari, si mostra in anteprima una campagna di scontistica, oppure, semplicemente, una qualsiasi pagina del sito web del tuo e-commerce.
Sta di fatto che, questa pagina particolare, mette l’utente davanti ad una decisione: si tratta di un tipo di esperienza definita “user centered”, una pagina pensata, costruita e centrata sulle esigenze e le aspettative dell’utente. 

Consigli per ottenere conversioni

Non esiste un modo giusto o sbagliato per costruire una landing page efficace, prima di tutto dovrai prendere il tuo piano marketing, visualizzare gli obiettivi che ti sei prefissato quali, ad esempio, lead generation, aumento delle vendite, promuovere un nuovo prodotto o un servizio. Una volta stabilito ciò, puoi seguire alcuni semplici consigli.

 

Trova un titolo accattivante

L’attenzione dell’utente, ad oggi, dura pochi secondi per questo motivo individua un titolo che attiri nell’immediato l’attenzione di questo e lo spinga a cliccare sulla landing page. Utilizza parole chiave che siano chiare, che facciano capire subito cosa hai da offrire, lascia poi uno sfondo pulito e non utilizzare colori troppo accesi che potrebbero infastidire la vista del visitatore. 

Trova le giuste immagini

Le immagini, forse, sono più fondamentali del testo, in quanto, sono il primo elemento che attira l’attenzione dell’utente. Scegli, quindi, immagini significative, che rievocano il messaggio che vuoi mandare.

Modulo form intuitivo

Ricordati che i visitatori sono ancora “volatili”, per farli restare sulla tua pagina, crea un modulo di contatto dove richiedi solo le informazioni che realmente ti sono necessarie. Formula domande con un linguaggio semplice, facilmente comprensibile a tutti.

CTA: non può mai mancare

La call to action, ovvero, la chiamata all’azione è vitale quando parliamo di conversioni. Se avrai seguito i passaggi precedenti, l’utente sarà ancora presente sulla landing, ed è proprio questo il momento che lo porta alla conversione da utente a cliente consumatore.
Inserisci un bottone da un colore brillante, immediatamente visibile, e, all’interno dello stesso, utilizza una parola persuasiva e non il semplice “invia” o “clicca qui”.

Landing page vs minisito e microsito: le differenze

Ultima chicca da sapere, per essere davvero preparato, è conoscere la fondamentale differenza tra la landing page, il minisito e il microsito. Quest’ultimo è presente, soprattutto, quando si tratta di grandi marchi, e, il suo scopo, è ben diverso da quello della landing page.
Il minisito, infatti, fornisce informazioni e contenuti che riguardano una specifica iniziativa o evento, hanno un carattere puramente informativo. Invece, i micrositi, sono costituiti da una sola pagina e il loro scopo è aggregare contatti (un esempio è Linktr.ee, inserito all’interno delle bio dei social per fornire informazioni pratiche e veloci).
Entrambi, però, si differenziano dalla landing, che ha il solo scopo di generare conversioni, e, quindi, tramutare gli utenti in clienti. 

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