L‘User Experience Design, conosciuto ai più con il termine UX Design, consiste nella progettazione dell’esperienza che un utente, o una persona più in generale, deve avere con un prodotto o servizio.
Oggi, convenzionalmente, con questo termine si fa più specificamente riferimento alla progettazione dell’esperienza degli utenti all’interno di un sito web.
Per la progettazione dell’esperienza utente perfetta per un sito web in itinere, cioè già attivo e popolato dalle persone, possono tornare utili una serie di strumenti, gratuiti come a pagamento, che ti consentiranno di aggiustare il tiro e di modificare interfacce ed elementi delle pagine del tuo e-commerce.
Inoltre, tramite l’interrogazione di questi software potrai realizzare una strategia data-oriented, che si basa quindi sull’analisi ed interpretazione dei dati, siano essi quantitativi che qualitativi.
Perché usare tool di analisi di un sito web può avere un impatto significativo sull’UX del tuo e-commerce
In che modo degli strumenti di raccolta dei dati del proprio sito web possono tradursi in preziose indicazioni sul comportamento dei propri utenti.
Come capire cosa funziona, cosa no e in cosa è possibile migliorare? Scopriamolo insieme.
Attraverso gli strumenti di analisi dei dati è possibile accedere a moltissime informazioni sul comportamento degli utenti (o di un singolo utente, in base allo strumento utilizzato) sul proprio sito.
Queste informazioni, se utilizzate per analizzare il funzionamento del sito, rappresentano delle indicazioni su cosa stia funzionando, quali sono gli elementi di maggiore interesse della tua audience, e cosa, invece, per un motivo o per un altro non sta portando i risultati attesi.
I tool di analisi sito web quantitativi forniscono un set di informazioni diverso rispetto a quelli che si occupano di raccogliere dati qualitativi.
Se i primi forniscono informazioni su ampia scala e ti danno la possibilità di prendere decisioni basate su metriche, i tool di analisi sito web qualitativi ti consentono di osservare il comportamento di un utente (chiaramente anonimizzato dal tool stesso) e di poter guardare, concretamente, il comportamento in vivo dei tuoi clienti (o potenziali tali) mentre si trovano nel tuo sito.
Ma analizziamo queste tipologie di tool separatamente, per capire nello specifico in che modo utilizzare ogni tipologia per migliorare l’UX del tuo e-commerce in base alle specifiche e reali esigenze dei tuoi utenti.
Tool analisi sito web quantitativi
I più famosi ed utilizzati al mondo tool di analisi sito web quantitativi sono forniti da Google: stiamo parlando di Google Analytics e di Google Search Console.
Interrogare questi due software della suite di Google ti darà la possibilità di avere una fotografia di quanto accade all’interno del sito web che stai monitorando.
Inoltre, grazie alla nuova logica di funzionamento dell’ultima uscita in casa Google Analytics, GA4, è possibile creare un set di raccolta dati cucita su misura dell’UX Designer, in cui concentrare la raccolta dati sulla base dei comportamenti degli utenti nel passaggio da una pagina ad un’altra, o semplicemente concentrando la raccolta dati su metriche personalizzate.
Non solo personalizzate, ma più verticalizzate sulla registrazione dei comportamenti, rispetto agli obiettivi di marketing.
Analizzare le sessioni di Google Analytics basandosi sugli eventi, consente di capire in che modo gli utenti si muovono attraverso le pagine, cosa ricercano all’interno del sito, tenendo traccia di ogni micro-azione compiuta dall’utente su ogni pagina.
È inoltre possibile registrare la percentuale di scroll della pagina, che ti darà insight simili a quelli restituiti dalle heatmap, che ti consentono di capire quali sono le sezioni più visitate e popolari per gli utenti.
Conoscere questi aspetti permette di modificare la pagina e di inserire le sezioni che per il tuo business è imprescindibile rendere visibili agli utenti nelle sezioni cui loro prestano maggiore attenzione.
Tool di analisi sito web qualitativi
I tool di analisi qualitativi si occupano, principalmente, di registrare la sessione di un campione di utenti, randomizzato ed opportunamente anonimizzato.
Potrai poi visualizzare la sessione registrata.
Interrogare opportunamente un tool di analisi qualitativa per comprendere l’andamento di un sito web, come si comportano gli utenti al suo interno, per capire cosa modificare e come farlo, è un processo tanto importante quanto oneroso e lungo.
Infatti, non basterà guardare qualche registrazione randomizzata per prendere decisioni oculate sulle modifiche da apportare per migliorare l’esperienza utente sul tuo e-commerce.
Per essere sensata, quest’attività richiede la visualizzazione delle registrazioni più lunghe con un tasso di interazione elevato.
Analizzare le sessioni in cui si sono verificati Rage click, in cui l’utente ha interagito molto ma non ha eseguito le azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi aziendali (nel caso di un e-commerce, ha abbandonato il carrello e non ha ultimato l’acquisto) ti fornirà preziosissimi insight su sezioni, pulsanti e funzionalità del sito che non hanno funzionato come dovrebbero, o che comunque non hanno sortito il comportamento desiderato negli utenti.
I tool di analisi sito web qualitativi sono principalmente a pagamento. I più famosi sono Hotjar, Smartlook e Mouseflow.
Esiste anche un tool di analisi sito web gratuito, realizzato da Microsoft, Clarity, che presenta però una serie di restrizioni aggiuntive rispetto ai tool a pagamento precedentemente menzionati.
Bonus: Tool di creazione di UX Workflow
Il processo di progettazione della user experience perfetta è continuo: inizia dal momento della creazione della prima versione del sito, ma continua lungo tutto il suo ciclo di vita, per migliorarne costantemente la navigabilità, per fornire ai propri utenti e clienti un’esperienza sempre più in linea con i loro interessi e le loro specifiche esigenze.
L’UX Design deve però tenere conto dell’esperienza utente per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, della fattibilità e dei costi relativi alla scelta di apportare specifiche modifiche.
Tenere tutti questi aspetti raccolti in una mappatura onnicomprensiva di touchpoint, kpi, modifiche tecniche da apportare, è fondamentale per rendere il lavoro dell’UX Designer coordinato al resto del team.
Servirsi di un tool di Customer Experience Design può dunque diventare necessario quanto utile.
Uno dei più famosi ed intuitivi software utili per soddisfare questo specifico proposito è Uxpressia, software di Customer Experience Management con un piano free completamente personalizzabile e modificabile da massimo 3 utenti nel piano free.
La possibilità di fornire l’accesso e la possibilità di apportare modifiche ad altri membri del team darà modo al designer di disegnare l’esperienza perfetta, al netto della fattibilità di ogni modifica e degli obiettivi aziendali da raggiungere.
I tool sono strumenti che possono facilitare il processo di miglioramento costante di un sito web, dell’esperienza degli utenti.
Insieme, motivano la crescita del tasso di conversione del sito stesso, e possono avere un impatto significativo positivo sui kpi più rilevanti per il tuo business.
Non dimenticare, però che, in quanto strumenti, sono utili se maneggiati da professionisti competenti e se si utilizzano:
- considerando la fattibilità di ogni modifica;
- valutando l’impatto reale che ogni cambiamento può avere circa il raggiungimento degli obiettivi aziendali;
- interpretando adeguatamente i dati raccolti e predisponendo le modifiche solo se si è osservato un campione di numerosità significativa.