Il ruolo dei big data oggi, l’utilizzo, le prestazioni e il loro futuro nel marketing.
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Il ruolo dei big data oggi, l’utilizzo, le prestazioni e il loro futuro nel marketing.
Più passa il tempo, più la quantità di dati cresce in maniera esponenziale.
Ma i big data cosa sono? Sarebbero dei dati digitali molto grandi, complessi ed impossibile da elaborare attraverso dei metodi tradizionali. Ma che cosa sono i big data, si è iniziato a definire intorno agli anni 2000, quando Doug Laney, analista finanziario li definì secondo la regola delle 3 V:
L’economia globale comprende in toto i big data, in ogni settore, in ogni meandro della sua disciplina.
Parlando in maniera dinamica di big data definizione, ci si riferisce a set di dati specifici che hanno una dimensione molto più grande di quella che i software, pensati per gestire i database, sanno raccogliere, memorizzare e analizzare.
Tanti possono essere i modi in cui vengono usati i big data per dare valore nelle varie accezioni dell’economia globale.
Secondo McKinsey hanno le funzionalità di:
Quindi bisogna superare la concezione che i big data siano uno strumento utile per capire cosa sarebbe successo in passato. Il passato, dev’essere analizzato per capire cosa potrebbe accadere in futuro. Ed è qui che si passa all’analytics predictive.
I predictive analytics, in italiano le analitiche predittive, hanno il compito di individuare in questa grande mole di dati dei modi ricorrenti per comprendere cosa accadrà in futuro. È una vision avanzata per comprendere il consumer cosa vuole: attraverso lo studio del comportamento, infatti, possiamo comprendere le azioni, anche approfondendo il marketing predittivo.
Non è una novità, sin da quando esistono i dati le aziende hanno fatto fede ai dati dell’archivio per poter coinvolgere in maniera proficua il loro bacino d’audience.
Ma in realtà c’è stato un cambiamento: sin dagli anni 2000 un cliente conosceva un brand direttamente quando acquistava. Adesso, si possono conoscere i clienti anche prima, comprese le sue attività sui social media, per comprendere tutto il percorso che hanno fatto finora. Quindi i big data, non riguardano unicamente le abitudini dei clienti e le performance, ma anche la fase produttiva per poter controllare che i macchinari non abbiano un’improvvisa rottura, questo apre un altro capitolo della nostra storia: l’Industria 4.0.